Partecipazione al Progetto:
VACCINAZIONE ANTI COVID 19
In data 18 marzo 2021 Florian Pirola é ha effettuato la seconda dose del Vaccino Anti Covid 19 presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.
Impressioni
“il primo pensiero uscendo dall’ospedale San Raffaele di Milano dopo la vaccinazione è stato: uff… FINALMENTE!” [F.Pirola]
OBIETTIVI DELLA VACCINAZIONE:
La vaccinazione ha come obiettivo di prevenire i contagi di Covid-19 e raggiungere il prima possibile l’immunità di gregge per il Sars-CoV2. La campagna vaccinale é iniziata il 27/12/2020 dopo l’approvazione dell’European Medicines Agency (EMA).
Questo vaccino é stato studiato, prodotto, approvato e distribuito alla popolazione mentre dilagava una pandemia e tutto questo processo ha avuto una durata molto breve, meno di un anno dall’inizio della pandemia. Questo dunque può essere considerato un vero successo della scienza e ha visto coinvolti e cooperanti i ricercatori, il settore pubblico, le aziende e la popolazione.
In Italia i primi due vaccini approvati sono stati quelli delle aziende Pfizer-BioNTech e di Moderna. I loro vaccini utilizzano una tecnologia all’avanguardia che si basa su una molecola di RNA messaggero (mRNA).
Questa molecola di mRNA fornisce alle nostre cellule il codice per codificare autonomamente la proteina Spike, la stessa proteina che viene viene utilizzata dal Coronavirus per penetrare nelle nostre cellule. Il nostro corpo tramite il sistema immunitario, quando viene in contatto con questa proteina Spike (sia che essa sia legata al Virus, auto prodotta con un vaccino a mRNA o con un Vaccino tradizionale) é in grado di produrre produrre le cellule (e gli anticorpi) necessari al riconoscimento del virus nel caso si venisse infettati.
Il processo per sviluppare questi vaccini anti-Covid-19 é stato rapido, ma non sono stati omessi dei passaggi di ricerca, studio e sperimentazione. Gran parte della ricerca in laboratorio fondamentale per lo sviluppo del vaccino era già stata effettuata durante l’epidemia SARS (SARS-CoV) nel 2003, tale virus infatti era molto simile al coronavirus attuale. Inoltre le aziende farmaceutiche sono riuscite a far combaciare le diverse fasi di studio clinico tra di loro.
